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Palermo

Palermo

Palermo è arte, edifici storici appartenenti ad un’epoca lontana, in certi casi neanche tanto remota, un simbolo della belle epoque di una certa aristocrazia di fine ottocento, fino a lambire gli inizi del novecento, che vive nella contraddizione apparente dei quartieri popolari contrassegnati dai mercatini rionali, con quelli nobiliari distanti a volte di lì a poche centinaia di metri.

Palermo è dunque arte e, del resto, come si potrebbe non affermarlo davanti a palazzi come quello dei Normanni, residenza dei vicerè spagnoli e che in qualche modo rappresenta esso stesso il simbolo della città, come ben testimonia anche la Cappella Palatina che ben si inserisce in tale contesto.

Non a caso la storia ci insegna che la Sicilia è stata uno dei regni più lungimiranti che imperversarono nel Medioevo, dove la cultura, testimoniata proprio dagli edifici che popolano Palermo, ne sono l’esempio lampante e non solo, proprio l’intersecarsi di diverse culture e costumi, la conversione a diverse religioni, hanno attinto di qua e di là, il meglio delle diverse culture testimoniate dallo sforzo e dalla ricerca del bello e proprio  Palazzo dei Normanni non è che l’ultimo esempio fra i tanti, di questa sfavillante bellezza storica.

E se parliamo della Cappella Palatina, varrebbe eccome la pena di essere visitata e solo questo giustificherebbe un viaggio a Palermo, basti vedere le tante decorazioni che popolano le sale, gli affreschi, gli intarsi e i mosaici che hanno ispirato scrittori e poeti di ogni genere nella celebrazione del capoluogo siciliano.

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Proprio nella Cappella Palatina si respira forte l’aria bizantina, coi suoi mosaici dorati, i personaggi della Bibbia raffigurati che campeggiano ovunque in un avvicendarsi della storia cristiana ripresa negli episodi della Genesi e dei Vangeli e, appunto, della Bibbia stessa. Ma la Cappella Palatina è anche un coacervo di stili che si rifanno anche alla cultura islamica e questo contrapporsi di forme potrebbe sembrare un contrasto eppure in questi edifici, nulla è fuori posto, al punto che anche il tetto del palazzo si sposa perfettamente con il resto dell’edificio, pur se appartenente a due scuole architettoniche di nazionalità tanto diversa.

Insomma, la vostra visita a Palermo sicuramente non può prescindere dall’itinerario riguardante i bei dintorni della città, ricordando e del resto, come si potrebbe scordarlo, lo splendido mare che bagna la metropoli e la collina e, poi salendo, fino a giungere in alto, su Monte Pellegrino da dove ammirare la città. Ma sarebbe davvero impossibile immaginare un tour di Palermo senza considerare le bellezze dell’architettura sia che si visiti Palazzo dei Normanni e la sua Cappella Palatina, sia che si guardi la superba Cattedrale e qualunque altro edificio dell’epoca, a perenne testimonianza delle diverse civiltà che si sono succedute in Sicilia.

Ma non dimentichiamo che, Palermo, come detto, è anche sede dei tanti mercatini rionali, come non ricordare il “Capo”, la “Vucciria”, il “Mercato delle Pulci”, che danno colore alla città, senza mai dimenticare l’arte culinaria palermitana che ha anche culmine con quella dolciaria ed in effetti, ultimare il tour nella città, senza nemmeno assaggiare le prelibatezze uniche delle friggitorie, ad esempio, le panelle col pane appena sfornato, senza gustarsi il gelato palermitano ed i dolci di ricotta, di cui il cannolo e la cassata coi canditi sono i rappresentanti maggiori, vorrebbe dire non essere mai stati a Palermo!

2017-03-23T14:30:08+01:00

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